martedì 10 ottobre 2023

Tommaso Campanella

 Campanella e l'esaltazione della scienza e della tecnica 

Campanella, un frate domenicano, fu accusato di eresia per l'adesione al naturalismo, per le sue idee rivoluzionarie, quindi la rivoluzione dà un nuovo significato a quest'epoca,  perché prima la rivoluzione era il giro del sole intorno alla terra. Egli fu processato dell'Inquisizione e trascorse in carcere molti anni della sua vita. 

L'aspetto su cui si centra di più è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura, tipica dunque dell'età umanistica-rinascimentale.

Egli reinterpreta la fisica di Telesio alla luce di suggestioni tratte dalla magia e dalla metafisica, che lo portano a sostenere l'universale animazione di tutte le cose del mondo. Queste, al pari degli animali e degli uomini, sono dotate di sensibilità. L'esperienza sensibile è per il filosofo calabrese è il fulcro dell'attività conoscitiva: a differenza della ragione, infatti, i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa.
Il fondamento ultimo di una natura intesa come totalità organica è Dio, che crea e governa il mondo attraverso i tre principi fondamentali dell'essere:

  • la potenza, che rende ogni cosa necessariamente come dev'essere


  • la sapienza, da cui deriva l'armonia che regge il mondo
  • l'amore, che indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo
L'opera più nota di Campanella è La città del sole, un testo appartenente al genero letterario dell'utopia (dal greco ou, "non; e topos, "luogo", per indicare un luogo che non c'è, ideale).

In questo testo, Campanella propone un modello ideale di società, che egli, tra l'altro, si illuse di poter realizzare concretamente: 
a tal fine ordì in Calabria una congiura contro gli Spagnoli che occupavano il regno di Napoli (di cui la Calabria faceva parte). 
L'opera si svolge come un dialogo tra un nobile e un navigatore genovese: quest'ultimo racconta la storia di una città che ha potuto visitare in un'isola equatoriale, città in cui la famiglia è abolita, la proprietà privata e la schiavitù aborrite, il lavoro considerato un grande valore. 

In Tale società il potere è affidato a un sommo sacerdote, Sol, e a tre ministri, PonSir e Mor, personificazioni rispettivamente della potenza, della sapienza e dell'amore, a cui spetta il controllo dell'attività bellica (Pon), delle scienze e delle arti (Sir), della salute e della riproduzione (Mor).

Egli infine riserva una grande attenzione alla formazione dei ragazzi, sottolineando non solo la necessità di un'istruzione basata sull'osservazione diretta delle cose, ma anche il bisogno di sradicare dal mondo l'ignoranza, fonte di tutti i mali.



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